venerdì 3 giugno 2011

L'intuizione di Grillo

Su Grillo si è detto e si dice tanto. Di positivo e di negativo, ma soprattutto di negativo, anche se però i suoi elettori sono in costante crescita.
Secondo me la domanda chiave è: "è come gli altri politici o è davvero diverso?"
Per rispondere è necessario definire cosa si intende per: "è come gli altri politici". Già, come sono gli altri?
Per rispondere ritengo assolutamente necessario e imprescindibile definire come come dovrebbero essere i politici.
E qui l'argomento a parer mio si fa molto, ma molto particolare, perchè purtroppo rischia di cadere nel qualunquismo, nel populismo e in tutti quegli ismi molto di moda ultimamente. Ma è giusto definire quello che dovrebbe essere un politico con la paura di essere accusati di uno o più ismi? Secondo me assolutamente no. MAI e poi MAI confondere la realtà, l'ovvietà, il dovere, col populismo! E' un errore piuttosto comune a parer mio. Quindi sgombrato il campo dagli ismi, come dovrebbe comportarsi un politico?
Seppur i punti che seguono possono essere considerati soggettivi, penso che siano anche oggettivi, perchè (penso) la realtà dei fatti è questa. Il politico amministra sotto mandato del cittadino la cosa pubblica, quindi in estrema sintesi deve, nell'esercizio delle sue funzioni:
  1. esclusivamente, assolutamente e senza eccezione alcuna, fare il possibile per migliorare lo status quo del territorio di sua competenza a favore dei cittadini
  2. essere onesto e trasparente, rendendo conto al cittadino di tutto ciò che fa
  3. facilitare il più possibile tale comunicazione rendendola assolutamente oggettiva e lasciare ai cittadini il giudizio e l'interpretazione dei suoi atti
  4. non pensare assolutamente mai ai propri interessi
L'ingenuità, e non la demagogia o il populismo, ma l'ingenuità semmai, subentra quando si pretende che tutto questo si realizzi, perchè l'egoismo e le debolezze dell'uomo, associati alla mancanza di controllo diretto del cittadino, creano una miscela tale per cui è assolutamente impossibile pretenderlo. Ma attenzione!, "associati alla mancanza di controllo diretto del cittadino". Le cose diventano tremendamente semplici e possibili nel momento in cui c'è un controllo. Penso che pochi ancora riescano a realizzare tale concetto purtroppo. E come può avvenire tale controllo? Esclusa l'informazione tradizionale di TV e giornali per ovvie ragioni sotto gli occhi di tutti, rimane un unico mezzo, enormemente più utile, efficace e produttivo di quanto potrebbero essere i media tradizionali anche se funzionassero: la rete.
Ora mi domando, perchè nessun politico propone spinge favorisce l'utilizzo della rete come strumento di informazione e controllo?
Sarebbe la rivoluzione copernicana della politica. Un portale dove quotidianamente:
  • il politico rende conto di quello che ha fatto
  • i cittadini commentano l'operato, screditandolo IMMEDIATAMENTE per ogni singola eventuale falsità che dice
Lo scopo: non poter più nascondere niente ai cittadini, i quali obbligherebbero immediatamente a dimettersi il politico che non si comporta esattamente come indicato nei 4 punti di cui sopra.

Tutto questo è  pazzesco, utopistico, domagogico e populista, per questo Grillo che lo propone è un pazzo, utopistico, demagogo e populista.
Copernico 2000
http://lapoliticacopernicana.blogspot.com/

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