sabato 4 giugno 2011

Il nucleare

Mi capita spesso si sentire le due parti politiche discutere su determinati temi. Fin qui niente di male. Ma quando sento discutere all'interno di certi contesti, sento che c'è qualcosa di strano. Prendiamo ad esempio il "nucleare".
Premetto che vedo sempre (forse la mia è una grave patologia) il politico come un mandatario del popolo e questo purtroppo condiziona ogni mio pensiero, ma poichè il politico è un rappresentante del popolo e deve gestire al meglio la cosa pubblica nel nostro esclusivo interesse, non mi sento in colpa per questo.
Ora, resto esterefatto quando sento esponenti di destra o centrodestra che dir si voglia, difendere a spada tratta il nucleare, cambiare atteggiamento a seconda della situazione. Dire che la posizione del governo non cambia anche dopo il disastro giapponese, poi quando tutta l'opinione pubblica è contraria, dire che non possono perdere le elezioni per il nucleare, dire che prendono una pausa di riflessione, dire che hanno cancellato il nucleare, quando invece l'hanno solo rinviato, ostacolare in tutti i modi possibili il referendum, e tutto quello che ha tentato di fare ultimamente. Perchè dico questo? Non per entrare nel merito, non per giudicare chi ha ragione e chi no, il mio ragionamento è precedente a questo, sta a monte delle ragioni o meno del rifiuto del nucleare. Il mio pensiero è questo: ma perchè, se ci sono mille ragioni per essere contro, se l'opinione pubblica è contraria, se il popolo sovrano non vuole il nucleare, perchè dico la destra deve insistere e andare contro tutto e contro tutti pur di realizzare il suo obiettivo? Perchè cerca di boiccottarlo in tutti i modi? Perchè anche se viene riammesso dopo l'ennesimo trucchetto e tutti (=volontà popolare) sono felici di questo, le destra, recidiva, fa ricorso?
Sì d'accordo il perchè lo sappiamo bene, ma come può fare tutto ciò impunemente? Senza vergogna? Forse il pubblico è abituato a questo impuntarsi della politica contro la volontà popolare, ma non è politica democratica. Tu politico sei messo lì per fare il nostro volere non il tuo, quindi questo atteggiamento è un atteggiamento anti-politico, non democratico, totalitario. Non è la mia opinione contro la tua in un salotto con l'aperitivo sul tavolo. La Costituzione ci dice che se la volontà popolare va in una certa direzione il politico DEVE seguire questa direzione, non arrampicarsi sui vetri, inventarsi mille e più cavilli (offensivi nei confronti dei cittadini) pur di cavarsela. Non è democrazia questa, è una cosa...brutta.
Copernico 2000
http://lapoliticacopernicana.blogspot.com/

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