lunedì 13 giugno 2011

La sagra dell'assurdo

1 - Non è un voto contro il governo! [Certo...]
2 - Rispetteremo la volontà degli elettori [Troppo buono, ti siamo debitori]
3 - Ha vinto la paura del giappone [Ma va!? ]
4 - Tutta l'informazione è di sinistra [???]
5 - A Chernobyl si può tornare a viverci tranquillamente [Vai a Cherno, vacci... tu! Zazzarazzaz, Zazzarazzaz, ...]
6 - Chernobyl non ha causato neanche un morto! [...]
7 - Perchè quello parla così tanto e vuole pure essere ascoltato? Si iscriva a un partito ed entri in politica [Ma il potere non era del popolo? o è della politica?]
8 - Referendum inutili, tutte le questioni erano già state abolite da noi [Incommentabile]
9 - Adesso basta! Dettiamo noi le condizioni per rimanere alleati al PDL [Sì, va bene...]

Aggiungi la tua! Arriviamo a 100!!!! Non è impossibile, anzi...

Copernico 2000
http://lapoliticacopernicana.blogspot.com/




domenica 5 giugno 2011

Il superficiale atteggiamento contro Grillo

Mi chiedo una cosa sull'atteggiamento di taluni su Grillo e il suo movimento.
Perchè se si verifica il fatto che tante persone, che da tempo la pensano in un determinato modo finalalmente si ritrovano in un politico che dice e pensa come loro e ne condividono quindi a pieno le idee, questo politico deve essere indicato come un Guru e tutti gli altri come degli imbecilli che gli vanno dietro?
Non è proprio intelligente come cosa.  Tutto questo denota:
  • o una totale mancanza di conoscenza sul progetto di Grillo e sugli obiettivi di chi lo riconosce come persona valida a rappresentare le proprie idee
  • o una mancanza totale di capacità critica
  • o una mancanza di rispetto per le idee altrui, soprattutto per quelle non "omologate dal sistema"
Detto questo, Grillo può piacere o meno e ci si può ritrovare o meno con le sue idee, ma questo è un altro discorso.
Copernico 2000
http://lapoliticacopernicana.blogspot.com/




sabato 4 giugno 2011

Il nucleare

Mi capita spesso si sentire le due parti politiche discutere su determinati temi. Fin qui niente di male. Ma quando sento discutere all'interno di certi contesti, sento che c'è qualcosa di strano. Prendiamo ad esempio il "nucleare".
Premetto che vedo sempre (forse la mia è una grave patologia) il politico come un mandatario del popolo e questo purtroppo condiziona ogni mio pensiero, ma poichè il politico è un rappresentante del popolo e deve gestire al meglio la cosa pubblica nel nostro esclusivo interesse, non mi sento in colpa per questo.
Ora, resto esterefatto quando sento esponenti di destra o centrodestra che dir si voglia, difendere a spada tratta il nucleare, cambiare atteggiamento a seconda della situazione. Dire che la posizione del governo non cambia anche dopo il disastro giapponese, poi quando tutta l'opinione pubblica è contraria, dire che non possono perdere le elezioni per il nucleare, dire che prendono una pausa di riflessione, dire che hanno cancellato il nucleare, quando invece l'hanno solo rinviato, ostacolare in tutti i modi possibili il referendum, e tutto quello che ha tentato di fare ultimamente. Perchè dico questo? Non per entrare nel merito, non per giudicare chi ha ragione e chi no, il mio ragionamento è precedente a questo, sta a monte delle ragioni o meno del rifiuto del nucleare. Il mio pensiero è questo: ma perchè, se ci sono mille ragioni per essere contro, se l'opinione pubblica è contraria, se il popolo sovrano non vuole il nucleare, perchè dico la destra deve insistere e andare contro tutto e contro tutti pur di realizzare il suo obiettivo? Perchè cerca di boiccottarlo in tutti i modi? Perchè anche se viene riammesso dopo l'ennesimo trucchetto e tutti (=volontà popolare) sono felici di questo, le destra, recidiva, fa ricorso?
Sì d'accordo il perchè lo sappiamo bene, ma come può fare tutto ciò impunemente? Senza vergogna? Forse il pubblico è abituato a questo impuntarsi della politica contro la volontà popolare, ma non è politica democratica. Tu politico sei messo lì per fare il nostro volere non il tuo, quindi questo atteggiamento è un atteggiamento anti-politico, non democratico, totalitario. Non è la mia opinione contro la tua in un salotto con l'aperitivo sul tavolo. La Costituzione ci dice che se la volontà popolare va in una certa direzione il politico DEVE seguire questa direzione, non arrampicarsi sui vetri, inventarsi mille e più cavilli (offensivi nei confronti dei cittadini) pur di cavarsela. Non è democrazia questa, è una cosa...brutta.
Copernico 2000
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venerdì 3 giugno 2011

L'intuizione di Grillo

Su Grillo si è detto e si dice tanto. Di positivo e di negativo, ma soprattutto di negativo, anche se però i suoi elettori sono in costante crescita.
Secondo me la domanda chiave è: "è come gli altri politici o è davvero diverso?"
Per rispondere è necessario definire cosa si intende per: "è come gli altri politici". Già, come sono gli altri?
Per rispondere ritengo assolutamente necessario e imprescindibile definire come come dovrebbero essere i politici.
E qui l'argomento a parer mio si fa molto, ma molto particolare, perchè purtroppo rischia di cadere nel qualunquismo, nel populismo e in tutti quegli ismi molto di moda ultimamente. Ma è giusto definire quello che dovrebbe essere un politico con la paura di essere accusati di uno o più ismi? Secondo me assolutamente no. MAI e poi MAI confondere la realtà, l'ovvietà, il dovere, col populismo! E' un errore piuttosto comune a parer mio. Quindi sgombrato il campo dagli ismi, come dovrebbe comportarsi un politico?
Seppur i punti che seguono possono essere considerati soggettivi, penso che siano anche oggettivi, perchè (penso) la realtà dei fatti è questa. Il politico amministra sotto mandato del cittadino la cosa pubblica, quindi in estrema sintesi deve, nell'esercizio delle sue funzioni:
  1. esclusivamente, assolutamente e senza eccezione alcuna, fare il possibile per migliorare lo status quo del territorio di sua competenza a favore dei cittadini
  2. essere onesto e trasparente, rendendo conto al cittadino di tutto ciò che fa
  3. facilitare il più possibile tale comunicazione rendendola assolutamente oggettiva e lasciare ai cittadini il giudizio e l'interpretazione dei suoi atti
  4. non pensare assolutamente mai ai propri interessi
L'ingenuità, e non la demagogia o il populismo, ma l'ingenuità semmai, subentra quando si pretende che tutto questo si realizzi, perchè l'egoismo e le debolezze dell'uomo, associati alla mancanza di controllo diretto del cittadino, creano una miscela tale per cui è assolutamente impossibile pretenderlo. Ma attenzione!, "associati alla mancanza di controllo diretto del cittadino". Le cose diventano tremendamente semplici e possibili nel momento in cui c'è un controllo. Penso che pochi ancora riescano a realizzare tale concetto purtroppo. E come può avvenire tale controllo? Esclusa l'informazione tradizionale di TV e giornali per ovvie ragioni sotto gli occhi di tutti, rimane un unico mezzo, enormemente più utile, efficace e produttivo di quanto potrebbero essere i media tradizionali anche se funzionassero: la rete.
Ora mi domando, perchè nessun politico propone spinge favorisce l'utilizzo della rete come strumento di informazione e controllo?
Sarebbe la rivoluzione copernicana della politica. Un portale dove quotidianamente:
  • il politico rende conto di quello che ha fatto
  • i cittadini commentano l'operato, screditandolo IMMEDIATAMENTE per ogni singola eventuale falsità che dice
Lo scopo: non poter più nascondere niente ai cittadini, i quali obbligherebbero immediatamente a dimettersi il politico che non si comporta esattamente come indicato nei 4 punti di cui sopra.

Tutto questo è  pazzesco, utopistico, domagogico e populista, per questo Grillo che lo propone è un pazzo, utopistico, demagogo e populista.
Copernico 2000
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